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Rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro per i dipendenti degli impianti e delle attività sportive profit e no profit

Sono riprese oggi nella sede della Confederazione dello sport a Roma le trattative per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro per i dipendenti degli impianti e delle attività sportive profit e no profit.
In apertura il Presidente della Confederazione, Avv. Luca Stevanato, ha riconfermato le preoccupazioni, già espresse nei precedenti incontri, sulle prospettive del settore e ha dichiarato l’intenzione di riprendere il confronto sul contratto nazionale, con la disponibilità a rimuovere alcune pregiudiziali strutturali sulla parte economica del contratto, accettando un rinnovo contrattuale non a costo zero, pur specificando che comunque le disponibilità di controparte restano contenute.
Diversi gli argomenti sul tavolo di lavoro che hanno riguardato in particolare l’allineamento dei regimi contrattuali, la flessibilità nel lavoro part-time e nel lavoro stagionale, la valorizzazione della bilateralità e l’aumento del salario minimo.
Particolare interesse è stato manifestato dalle parti rispetto alle modifiche normative che interesseranno la disciplina dei compensi sportivi dilettantistici per effetto del dlgs 36/2021, in materia di enti e di lavoro sportivo, che entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2023 e che potrebbero portare un sempre maggior numero di imprese ed enti ad applicare il contratto di lavoro nell’interesse di tutti i lavoratori del settore.
Le Organizzazioni Sindacali hanno sottolineato come, al di là della soddisfazione per l’auspicato superamento delle pregiudiziali economiche, la necessità di adeguare le posizioni dei dipendenti assunti dopo l’anno 2015 con quelle dei dipendenti in forza all’ultimo rinnovo contrattuale del 2015.
Al termine dell’incontro, pur rimanendo alcune diversità di vedute si è convenuto un calendario di riunioni, fissando la prima al 7 marzo 2022, con l’obiettivo di misurare la possibilità di raggiungere una valida intesa di rinnovo entro il primo semestre 22.
Vi terremo tempestivamente informati sul prosieguo del confronto.

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PALESTRE APERTE A METÀ

Potranno riaprire questa mattina società sportive e palestre a Roma, ma per mille di loro la stagione, e forse anche il futuro, finisce qui.

La Confederazione dello Sport di Confcommercio Roma ha analizzato lo scenario dei prossimi mesi alla luce della riaperture concesse dal Governo che però non per tutte saranno tali. La provincia di Roma conta, nei settori profit e no profit, circa 5.000 società sportive e di queste 1.500 rappresentano il mondo variegato delle palestre tout court.

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Confederazione dello Sport nuovo membro EASE

EASE - European Association of Sport Employers.
EASE è l'Associazione Europea dei datori di lavoro dello sport. 
La missione di EASE è promuovere l'interesse dei datori di lavoro
dello sport a livello europeo e cercare di istituire un comitato
di dialogo sociale settoriale per lo sport e il tempo libero.

Oggi la Confederazione dello sport rappresenta l'Italia all'interno dell'associazione.

EASE’s members

Gli attuali membri di EASE sono:

  • CoSMoS – France
  • Arbetsgivaralliansen – Sweden
  • Urheilutyönantajat ry – Finland
  • WOS – Netherlands
  • Confederazione dello Sport – Italy
  • Sportwerk Vlaanderen – Belgium
  • APNSR – Romania
  • Sport and Citizenship – Europe

logo_ESCSE_Horizontal-01 Arbetsgivaralliansen APSNR CoSMoS Sport and Citizenship Sportwerk Vlaanderen Urheilutyönantajat ry WOS
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#IOVIVODISPORT – Partecipa alla campagna di sensibilizzazione a tutela dei lavoratori sportivi e per la crisi dell’intero settore

Siamo alla fine dei giochi,
abbiamo deciso di metterci la faccia e di non essere più l’esercito degli invisibili.

Asc/Pasbem/Confederazione dello Sport – le tre sigle dello Sport del mondo ConfCommercio – uniscono le forze e promuovono questa campagna di sensibilizzazione per un intero settore dimenticato e sull’orlo del definitivo collasso.

I professionisti, gli imprenditori, i collaboratori e i lavoratori autonomi dello Sport e del Wellness, come tutti gli altri, meritano più attenzione da parte delle istituzioni. Ad un anno preciso dal primo lockdown il bilancio delle attività sportive è raccapricciante, 7 mesi di chiusura totale, 5 mesi di apertura “contingentata”, nei migliori dei casi poco di più di 2000 euro per i professionisti a Partita IVA che hanno dichiarato perdite calcolate sul mese di aprile 2020, 2400 euro di indennità per i collaboratori sportivi e possibilità di accedere a poche forme microcredito per i datori di lavoro.

Con tutte le testimonianze raccolte mediante il form https://iovivodisport.it/welcome presenteremo il nostro manifesto per non essere più invisibili.

Oggi con questa campagna si decide di rompere il silenzio e lottare per la sopravvivenza della nostra categoria.

#IOVIVODISPORT

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RIPRESE IN CONFCOMMERCIO LE TRATTATIVE PER IL RINNOVO DEL CCNL DELLO SPORT CHE REGISTRA + 11.000 DIPENDENTI ASSUNTI NEL TRIENNIO 2015/2018

Sono riprese il 17 ottobre 2019, presso la sede nazionale di Confcommercio Imprese per l’Italia, le trattative per il rinnovo del CCNL dello Sport che, nonostante la crisi occupazionale che caratterizza il periodo e tutti i settori, ha registrato un incremento consistente nei numeri degli occupati, come evidenziato dai dati INPS diffusi in occasione dell’incontro con le organizzazioni sindacali.
Il numero dei dipendenti e delle imprese che lo applicano è infatti passato rispettivamente dai 28.754* del 2014 ai 41.200* del 2018 e dalle 6619* del 2014 alle 7115* del 2018.
Lo strumento adottato, tutt’ora in vigore fino a quando non sarà sostituito dal nuovo contratto, ha dunque dato dimostrazione di efficacia e di aderenza rispetto alle esigenze del mercato del lavoro.
Un successo per i sottoscrittori – Confederazione dello Sport e Confcommercio Imprese per l’Italia per la parte datoriale e CGIL, CISL e UIL per i lavoratori – che il 22 dicembre 2015 avevano faticosamente siglato quello che tutt’ora è l’unico contratto di lavoro utilizzato dalle imprese del settore costituite dai centri sportivi impegnati in ogni disciplina e che interessa entità commerciali ed entità no profit.
Un settore che suscita molto interesse anche perché nel corso della riunione sono stati trattati temi a carattere generale su cui trovare delle convergenze con le OO.SS. nella certezza che il nuovo contratto debba tenere conto di importanti aggiornamenti dovuti alle modifiche delle discipline riconosciute come “sportive” dal CONI a seguito dell’entrata in vigore della Delibera del Consiglio Nazionale n. 1568 del 14/02/20107
Infatti, l’inquadramento dei lavoratori nelle diverse qualifiche era stato integralmente delegato alla normativa CONI, delega non più applicabile per gli operatori impegnati in realtà che svolgono discipline sportive oggi escluse.
Ulteriori aggiornamenti si imporranno anche sotto il profilo economico per tenere conto dell’andamento del mercato del lavoro del settore.
Particolare interesse è stato manifestato dalle parti rispetto alle modifiche normative che potrebbero interessare la disciplina dei compensi sportivi dilettantistici e che potrebbero portare un sempre maggior numero di imprese ad applicare il contratto di lavoro nell’interesse di tutti i lavoratori del settore.
La prossima riunione si terrà il 5 novembre 2019 alle ore 15,00 in Via Reno 30 a Roma.

 

*Fonte INPS

CdS-Design

Il nostro Presidente è neoconsigliere di Confcommercio Lazio

Il Nostro Presidente, l’Avv. Luca Stevanato, Consigliere Nazionale Confcommercio Imprese per l’Italia è stato designato componente del Consiglio regionale Lazio di Confcommercio Imprese per l’Italia, insieme al Dott. Marco Pezzetta.

Un ulteriore attestato di stima per il lavoro svolto dal mondo dello sport all’interno della Confederazione.
Un ringraziamento particolare al Dott. Luca Tascio, Commissario di Confcommercio – Imprese per l’Italia Provincia di Roma Capitale, al Presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia – Lazio, Dott. Giovanni Acampora e al Segretario Dott. Salvatore Di Cecca.

Ecco la lettera di benvenuto al Nostro Presidente dal Presidente Confcommercio Lazio

Carissimo Luca,

a nome mio personale e degli Organi Direttivi di Confcommercio Lazio, desidero darTi il benvenuto in Consiglio.

Sono certo, che la Tua esperienza e la Tua professionalità ci supporterà nelle nostre attività future, per avviare, fin da subito, un percorso comune all’insegna della collaborazione e della condivisione di obiettivi.

In attesa di incontrarTi alla prossima Assemblea di Confcommercio Lazio, convocata per il prossimo 10 luglio alle ore 15:00 presso la Sede Confederale, colgo l’occasione per inviarti i miei migliori saluti.

Giovanni Acampora

CdS-Design

CCNL dello Sport

IMPIANTI SPORTIVI E PALESTRE

La società industriale e post-industriale, grazie alle profonde trasformazioni che hanno accresciuto la produttività e modificato i tradizionali modelli di organizzazione del lavoro, hanno permesso di liberare quantità crescenti di tempo libero inteso come attività fisica e dello spirito, distratto dalle preoccupazioni abituali e volto a creare piacere, benessere ed elevazione culturale dell’individuo.

La cosiddetta “qualità della vita” è misurata dal grado di benessere della società, dalla gerarchia dei valori ai quali fa riferimento, dei servizi sociali di cui è dotata. In sostanza si deve convenire sul fatto che lo Sport non è più, come è stato nei decenni passati, solo un ambito tipico e limitato – per lo più agli interessati all’attività agonistica, professionistica e non – ma ha assunto un carattere sociale molto più vasto e pervasivo, con conseguenze importanti per tutta la vita economica e sociale.

Lo sport di base – quello per tutti che è praticato da milioni di cittadini di qualsiasi età e condizione sociale – muove volumi economici assai rilevanti; ebbene questo sport di massa, al di là delle dichiarazioni d’intenti, viene sottovalutato pur rappresentando un importante volano economico che nel suo insieme contribuisce a più del 4% del PIL nazionale. E’ un mondo che, se mantiene le proprie caratteristiche virtuose, produce molto più della sola performance economica, offre infatti prevenzione e quindi salute, integrazione, collaborazione, educazione, controllo pacifico del territorio.

Il contesto sociale degli utenti ovvero dei consumatori può dare risposte positive se l’accesso al mondo sportivo è fruibile con modalità economiche che incoraggino la pratica sportiva; fino ad oggi si è riusciti a dare risposte diverse, in grado di contribuire all’economia reale, ma non sempre in linea con i dettami normativi; è però indispensabile chiarire gli equivoci: lo sport è questione etica, morale, partecipativa e non può avere zone d’ombra. L’opportunità per uscire anche da eventuali sacche di attività sommersa può e deve essere patrocinata e portata avanti anche da un nuovo contratto.

E’ bene ricordare che nel nostro Paese per regolamentare tutto lo sport professionistico è stata realizzata una Legge specifica che disciplina tale fattispecie ed è quindi opportuno porre in atto norme e tutele adeguate anche per il settore dello sport dilettantistico.

E’ per questi motivi che le parti firmatarie, nel rispettivo ruolo di rappresentanti delle istanze dei datori di lavoro e dei lavoratori, ritengono non più rinviabile la realizzazione di un nuovo strumento contrattuale utile e funzionale allo sviluppo ed al rafforzamento di attività associative e imprenditoriali virtuose, capaci di trainare una sana occupazione e partecipare al rilancio ed alla crescita sociale ed economica del Paese.

In tale contesto emerge in modo evidente la necessità ovvero la forte pretesa di rappresentare tutto il mondo dello sport non professionistico non più inteso in modo restrittivo, come mera rappresentanza degli interessi delle imprese del comparto, ma come espressione della rappresentanza del variegato ambito sportivo costituito dalla presenza del settore profit (con fine di lucro) e del no-profit (senza fini di lucro) che trova il naturale elemento di congiunzione nel nuovo organismo di rappresentanza datoriale costituito dalla Confederazione dello Sport. Tale formula associativa dà un effettivo valore aggiunto alla rappresentanza del settore perché ha l’obiettivo, nel suo essere complementare, di interpretare tutte le istanze del movimento sportivo in stretta sinergia con il CONI, apparato di rappresentanza nazionale e internazionale dello sport che ha lo scopo di curare l’organizzazione e il potenziamento dello sport itallano attraverso le federazioni nazionali sportive con l’ulteriore finalità della promozione dello sport nazionale. (continua a leggere)