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CONFEDERAZIONE DELLO SPORT: “LO SPORT NELLA COSTITUZIONE EVENTO DI PORTATA STORICA”

Il presidente Stevanato: “Si tratta del più alto riconoscimento che si sarebbe mai potuto tributare alle società e alle associazioni sportive”.

La modifica dell’articolo 33 della Costituzione, attraverso il quale la Repubblica italiana riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme, rappresenta un evento di portata storica per il Paese e per l’intero movimento che ci onoriamo di rappresentare”. Così Luca Stevanato, Presidente della Confederazione dello Sport– Confcommercio,  ha commentato l’approvazione definitiva da parte della Camera dei deputati del disegno di legge che inserisce lo sport in Costituzione.
E’ un bel giorno per tutti gli operatori dello sport – ha proseguito Stevanato – si tratta del più alto riconoscimento che si sarebbe mai potuto tributare alle società e alle associazioni sportive nonché alle migliaia di tecnici, atleti e istruttori che ogni giorno, con passione e dedizione, dedicano il proprio tempo alla pratica e alla promozione dell’attività sportiva”.
Stevanato ha sottolineato che “l’inserimento dello sport in Costituzione assume un’importanza fondamentale che va oltre il mero valore simbolico, poiché costituisce la presa d’atto della portata dell’unica attività umana in grado di costituire il comune denominatore di così tanti diritti inviolabili dell’uomo che l’art. 2 della Costituzione riconosce e garantisce all’individuo quale singolo e quale parte di una realtà sociale. Se pensiamo allo sport, poi, viene spontaneo il riferimento alle istituzioni più fondamentali della nostra società civile, dalla scuola, alla sanità, alle realtà che operano per superare il disagio. Riconoscere e tutelare lo sport e investire su di esso affinché tutti possano praticarlo con continuità, significa investire sul nostro presente e sul nostro futuro a tutti i livelli. Ecco perché occorre ora dare concreta attuazione alla nuova norma e soprattutto affermare la massima dignità professionale a chi opera e lavora nel comparto”.
Il presidente ha evidenziato che, “contestualmente, questo straordinario evento accresce enormemente le responsabilità di organizzazioni come la nostra e di tutti i sodalizi sportivi. D’altro canto, i Governi saranno chiamati sempre di più a mettere al centro delle loro azioni progetti che non potranno non tenere in considerazione il ruolo delle attività sportive e il contributo che ne potrà derivare in termini di crescita e di sviluppo umano per la collettività”.

 

Fonte: https://bitly.ws/VD6Q

LA GESTIONE DEL LAVORO SPORTIVO

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LA RIFORMA CHE CAMBIA IL LAVORO SPORTIVO: CONFRONTO A MILANO TRA SINDACATI E ASSOCIAZIONI

MILANO, 15 MAGGIO – Si terrà giovedì 18 maggio, presso la Camera del Lavoro di Milano, il primo dei tre incontri dedicati alla “Gestione del lavoro sportivo”. L’iniziativa, organizzata dall’Ente bilaterale dello sport (EBI Sport), vede la partecipazione di Confederazione dello Sport, Cgil, Uilcom e Fisascat. Al centro dell’incontro, che avrà inizio alle ore 10, tre filoni tematici inerenti il rapporto tra sport e lavoro: si parlerà infatti del Contratto collettivo nazionale di lavoro alla luce della Riforma dello Sport, del ruolo dell’Ente bilaterale a sostegno dei lavoratori e delle imprese e infine delle questioni ancora aperte riguardanti la riforma del settore.
In apertura, dopo il saluto del Segretario della Camera del Lavoro di Milano, Massimo Bonini, è previsto l’intervento del presidente dell’Ente bilaterale, Luca Stevanato, il quale si soffermerà proprio sugli effetti di una riforma epocale, che cambia radicalmente il ruolo del collaboratore sportivo, destinato finalmente a superare lo status di volontario privo di tutele, per diventare un lavoratore adeguatamente inquadrato in ambito giuslavoristico.
A seguire interverranno Fabio Scurpa, coordinatore nazionale Sport SLC-CGIL e Valter Vieri, direttore generale di ASC, che tratterà più approfonditamente le tematiche inerenti il ruolo svolto dall’ente bilaterale. In conclusione sono previsti gli interventi di alcuni rappresentanti dei vari ordini professionali e un dibattito che punta a fornire risposte e chiarimenti sulle trasformazioni in atto e sugli aspetti non ancora pienamente definiti contenuti nella riforma.

CCNL per i dipendenti degli impianti e delle attività sportive profit e no profit

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Proroga CCNL Impianti ed attività sportive

CCNL Impianti ed attività sportive

Circolari

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Rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro per i dipendenti degli impianti e delle attività sportive profit e no profit

Sono riprese oggi nella sede della Confederazione dello sport a Roma le trattative per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro per i dipendenti degli impianti e delle attività sportive profit e no profit.
In apertura il Presidente della Confederazione, Avv. Luca Stevanato, ha riconfermato le preoccupazioni, già espresse nei precedenti incontri, sulle prospettive del settore e ha dichiarato l’intenzione di riprendere il confronto sul contratto nazionale, con la disponibilità a rimuovere alcune pregiudiziali strutturali sulla parte economica del contratto, accettando un rinnovo contrattuale non a costo zero, pur specificando che comunque le disponibilità di controparte restano contenute.
Diversi gli argomenti sul tavolo di lavoro che hanno riguardato in particolare l’allineamento dei regimi contrattuali, la flessibilità nel lavoro part-time e nel lavoro stagionale, la valorizzazione della bilateralità e l’aumento del salario minimo.
Particolare interesse è stato manifestato dalle parti rispetto alle modifiche normative che interesseranno la disciplina dei compensi sportivi dilettantistici per effetto del dlgs 36/2021, in materia di enti e di lavoro sportivo, che entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2023 e che potrebbero portare un sempre maggior numero di imprese ed enti ad applicare il contratto di lavoro nell’interesse di tutti i lavoratori del settore.
Le Organizzazioni Sindacali hanno sottolineato come, al di là della soddisfazione per l’auspicato superamento delle pregiudiziali economiche, la necessità di adeguare le posizioni dei dipendenti assunti dopo l’anno 2015 con quelle dei dipendenti in forza all’ultimo rinnovo contrattuale del 2015.
Al termine dell’incontro, pur rimanendo alcune diversità di vedute si è convenuto un calendario di riunioni, fissando la prima al 7 marzo 2022, con l’obiettivo di misurare la possibilità di raggiungere una valida intesa di rinnovo entro il primo semestre 22.
Vi terremo tempestivamente informati sul prosieguo del confronto.

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PALESTRE APERTE A METÀ

Potranno riaprire questa mattina società sportive e palestre a Roma, ma per mille di loro la stagione, e forse anche il futuro, finisce qui.

La Confederazione dello Sport di Confcommercio Roma ha analizzato lo scenario dei prossimi mesi alla luce della riaperture concesse dal Governo che però non per tutte saranno tali. La provincia di Roma conta, nei settori profit e no profit, circa 5.000 società sportive e di queste 1.500 rappresentano il mondo variegato delle palestre tout court.

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Confederazione dello Sport nuovo membro EASE

EASE - European Association of Sport Employers.
EASE è l'Associazione Europea dei datori di lavoro dello sport. 
La missione di EASE è promuovere l'interesse dei datori di lavoro
dello sport a livello europeo e cercare di istituire un comitato
di dialogo sociale settoriale per lo sport e il tempo libero.

Oggi la Confederazione dello sport rappresenta l'Italia all'interno dell'associazione.

EASE’s members

Gli attuali membri di EASE sono:

  • CoSMoS – France
  • Arbetsgivaralliansen – Sweden
  • Urheilutyönantajat ry – Finland
  • WOS – Netherlands
  • Confederazione dello Sport – Italy
  • Sportwerk Vlaanderen – Belgium
  • APNSR – Romania
  • Sport and Citizenship – Europe

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#IOVIVODISPORT – Partecipa alla campagna di sensibilizzazione a tutela dei lavoratori sportivi e per la crisi dell’intero settore

Siamo alla fine dei giochi,
abbiamo deciso di metterci la faccia e di non essere più l’esercito degli invisibili.

Asc/Pasbem/Confederazione dello Sport – le tre sigle dello Sport del mondo ConfCommercio – uniscono le forze e promuovono questa campagna di sensibilizzazione per un intero settore dimenticato e sull’orlo del definitivo collasso.

I professionisti, gli imprenditori, i collaboratori e i lavoratori autonomi dello Sport e del Wellness, come tutti gli altri, meritano più attenzione da parte delle istituzioni. Ad un anno preciso dal primo lockdown il bilancio delle attività sportive è raccapricciante, 7 mesi di chiusura totale, 5 mesi di apertura “contingentata”, nei migliori dei casi poco di più di 2000 euro per i professionisti a Partita IVA che hanno dichiarato perdite calcolate sul mese di aprile 2020, 2400 euro di indennità per i collaboratori sportivi e possibilità di accedere a poche forme microcredito per i datori di lavoro.

Con tutte le testimonianze raccolte mediante il form https://iovivodisport.it/welcome presenteremo il nostro manifesto per non essere più invisibili.

Oggi con questa campagna si decide di rompere il silenzio e lottare per la sopravvivenza della nostra categoria.

#IOVIVODISPORT

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